Alzi la mano chi almeno una volta nella propria di genitore non si è sentito dire: «Lo tieni sempre in braccio, guarda che così lo vizi».
È ora di sfatare un mito.
Sono gli studi più recenti che affermano a gran voce invece il contrario: assecondare un contatto pelle a pelle o comunque di calore umano non solo fa bene al neonato ma anche al
genitore. E’ una risposta che aumenta il livello di serenità e rassicurazione nel bambino una volta cresciuto. Con alcune precisazioni, perché di fronte al tema «Tenere il bambino oggi in braccio» sono nate nel tempo diverse fazioni, ognuna con la propria ragione. Ne ho segnate alcune, trascritte dalla mia personale osservazione.
C’è il genitore sbattitore: colui o colei che a ritmo cadenzato scuote più o meno energicamente il piccolo in un continuo dondolio, che sia da sdraiato o in posizione eretta. «Così si rilassa», è solitamente la spiegazione. C’è il genitore Kalì, come la divinità dalle tante braccia: pulisce, stende i panni, risponde al telefono, si lava, si veste e se potesse guiderebbe anche, sempre con il piccolo in braccio. C’è il genitore Sisi: il bambino passa di braccia in braccia a parenti, amici, conoscenti, anche bambini all’occorrenza se non animali di passaggio su cui metterlo a mo’ di galoppo. «Si diverte, è così tranquillo», è solitamente la risposta. C’è poi l’impassibile: il genitore che lascia piangere il piccolo nella culletta o nel passeggino per «farlo fortificare».
E tu che genitore sei?
Perché sicuramente ciascuno avrà le proprie motivazioni intoccabili sul fatto di appartenere a una fazione all’altra. Resta tuttavia la questione di fondo: ma come si tiene in braccio un bambino nei primi mesi di vita? Innanzitutto la testolina va sempre sostenuta. Soprattutto nei primi due mesi di vita il tono muscolare del collo è ancora poco sviluppato. Quindi ricorda alcuni accorgimenti da seguire:
→ quando il bambino è sdraiato supino, sistema la tua mano dietro il suo collo
→ solleva gradualmente il tuo bambino allungando la mano aperta tra collo e schiena, e la seconda mano sotto il sedere
→ cerca di non curvare troppo il tuo bambino seguendo questo movimento
→ cerca di distribuire il carico di peso: almeno per tutto il primo mese e mezzo di vita la mano che deve reggere più carico non è quella sotto il sedere ma quella posta all’altezza
della schiena.
E dopo? Coccolatevi, rilassatevi a vicenda. Godete di questo momento e fatene scorta per i ricordi futuri. Potrà capitare che appoggi la testolina sulla tua spalla: è una posizione di
rilassamento e che favorisce la digestione. E se dovessero venirti dubbi sulle posizioni che che assume il tuo bambino o sul come rilassarvi al meglio, fissa un appuntamento in studio.
Lo continuo a dire. Non è magia: è Osteopatia.