Naso tappato. Fastidio al volto. Mal di testa. Li riconoscete i 3 sintomi?
Sono i terrible three della sinusite, un problema che fino a un anno fa colpiva il 7% degli italiani. E che nell’ultimo anno – colpa un po’ dell’inquinamento o della resistenza agli antibiotici – si stima possa colpire il 20% della nostra popolazione. Non è una questione da “male di stagione”, perché i sintomi arrivano quando meno te l’aspetti, anche in piena estate.
La sinusite infatti è un’infiammazione di uno o più seni parasali, vale a dire le cavità presenti nelle ossa della parte del cranio. Solitamente hanno il compito (anche) di
umidificare e depurare l’aria che respiriamo attraverso il muco. I seni paranasali si occupano di trasportare il muco attraverso dei tubicini cui sono collegati. La mucosa dei seni paranasali infatti secerne il muco che viene espulso dalle nostre narici.
E in caso di infiammazione? Le mucose si gonfiano restringendo le cavità, ripercuotendosi sul normale lavoro delle narici. Il muco infatti rimane bloccato, dando il via libera al proliferare di germi.
Esistono tre tipi di sinusite:
- acuta
- cronica
- ricorrente
La sinusite acuta si manifesta per non più di 3 settimane e comporta, di solito, un recupero completo, anche senza l’ausilio degli antibiotici. Si accompagna a diversi sintomi come la congestione nella zona di naso-fronte-occhi; alitosi; secrezioni nasali che possono variare dal giallo al verdognolo; mal di testa; gusto e olfatto ridotti; mal di denti, e raramente febbre. Recenti studi hanno anche riconosciuto tra i sintomi anche il dolore al tatto.
Quando la sinusite è correlata a ostruzioni croniche (ad esempio polipi, l’ipertrofia dei turbinati, la deviazione del setto nasale o il perdurare di raffreddore di origine allergica), ecco che diventa sinusite cronica.
La sinusite diventa invece ricorrente se si presenta almeno 3 volte l’anno.
Ma perché un osteopata dovrebbe sapere tutte queste informazioni sulla sinusite? Non si dovrebbe prendere un antibiotico e basta?
Innanzitutto in nessun caso è un problema da trascurare. Nel lungo periodo può portare infatti a bronchite, faringite, tonsillite, cellulite orbitaria o periorbitaria, trombosi del seno cavernoso, ascesso epidurale o cerebrale.
La diagnosi della sinusite viene effettuata da uno specialista otorinolaringoiatra e svolgendo opportuni esami di approfondimento. Occorre insomma ricercare i motivi delle possibili cause.
Quando la sinusite non è causata da alterazioni anatomiche (come il setto nasale deviato) l’osteopatia non solo regala sollievo immediato, ma può risolvere del tutto il problema in un ciclo di sedute.
Dopo una prima visita in studio con il controllo dei sintomi, iniziamo con un trattamento mirato: il controllo della pulsazione del cranio, la respirazione, la circolazione venosa, arteriosa e linfatica. Poi le vertebre cervicali e le tensioni accumulate alla base della testa.
Talvolta può infatti capitare che la sinusite parta da una disfunzione di disallineamento delle prime vertebre cervicali. Le sedute possono aiutare ad espellere il muco rimasto accumulato nei seni. In questi casi, la sinusite viene del tutto superata.
Ma lo continuo a dire. Non è magia: è osteopatia.