Enrico (nome di fantasia) da qualche tempo non sta bene. Ha quattordici anni e vomita spesso.
All’inizio i genitori hanno sospettato un virus intestinale che non riusciva a passare. Con il medico curante hanno iniziato una cura di difesa della flora batterica.
Ma niente. Al mattino Enrico quando si sveglia vomita. Hanno fatto controlli più approfonditi, sospettando anche un’allergia alimentare. Ma nulla. In casa sospettano una difficoltà di digestione.
Enrico e la sua mamma arrivano da me in studio con questa premessa. Iniziamo subito con l’anamnesi: Enrico mi racconta che ha iniziato il primo anno del liceo, ha tanti amici, fa calcio più volte a settimana. Gli chiedo della scuola e noto una tensione nel respiro mentre mi racconta che ha sempre tanti compiti: pare sia cambiato il programma scolastico nazionale, la richiesta è quella di accertare settimanalmente il raggiungimento delle competenze in classe. Come? Con verifiche e compiti.
Una tensione che un osteopata avverte non perché abbia particolari doti sovrannaturali ma perché l’osteopatia biodinamica contempla l’organismo nel suo insieme. Pur presentandosi da me per i ripetuti attacchi di vomito che quindi dovrebbero prevedere una seduta concentrata su stomaco e intestino. Invece un’attenzione a tutto l’organismo (colonna vertebrale, diaframma, cranio, viscere) ci permette di capire il problema.
La tensione è tutta sul diaframma, sulla cervicale. È come se ci fosse qualcosa che blocca Enrico. Già a metà seduta il giovane mi racconta di sentirsi più leggero. Respira meglio, parla con più fluidità già al temine del nostro primo incontro. La mattina dopo rispetto alla seduta – mi riferisce la mamma – non vomita ma chiede eccezionalmente di non andare a scuola. A sera racconta in casa che avverte un senso di oppressione nei confronti delle verifiche, dei voti, delle cose da fare.
Quando incontro Enrico per la seconda volta si vede a vista d’occhio che sta meglio. Ha smesso di vomitare da una settimana. La tensione si è sciolta, ma continuiamo il nostro percorso di rieducazione del corpo a gestire le difficoltà. E’ scientificamente dimostrato infatti che l’osteopatia è tra le tecniche riconosciute nella gestione degli attacchi di panico, sia negli adulti che nei più piccoli. Gli attacchi di panico sono il malessere della nostra epoca, specie tra le nuove generazioni. Invito la mamma a prendere contatto con la psicologa messa gratuitamente a disposizione dalla scuola per parlare del perché Enrico si senta a disagio con le richieste da parte di scuola e famiglia.
Già alla terza e ultima seduta Enrico è completamente un ragazzo diverso. Lo si vede dal colorito, dal respiro, da come si siede e come si muove. Ci salutiamo dandoci appuntamento tra sei mesi per una seduta di mantenimento.
Ma come dico sempre non è magia. È osteopatia.